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RUDENS
di Plauto
Foto di Artphotogram

La stella Arturo solleva una tempesta di fronte alla costa di Cirene, in Libia, per riportare un po’ di giustizia tra le cose umane. Naufraga così la nave di un lenone in viaggio verso la Sicilia che porta con sé due giovani prostitute. Le due donne, naufraghe, approdano sul litorale, dove trovano scampo poco dopo anche il loro padrone e il suo compare siciliano. Su quella riva, di fianco al tempio di Venere, ha casa un vecchio ateniese, Demone, a cui avevano rapito, molti anni prima, una bambina.
 
I cantica rendono la Rudens, come altre commedie plautine, un prototipo di musical. La commedia contiene inoltre una chicca per la storia del diritto occidentale: lo scontro tra due schiavi sul diritto di proprietà di quanto viene pescato in mare, anche se non si tratta di pesci, ma di un bauletto contenente possibili tesori.
 
La descrizione della tempesta permette d’incorniciare la rappresentazione con il richiamo a due importanti scene dalla Tempesta di Shakespeare.
 
Gli interpreti sono giovani attori del Corso di Alta Formazione Teatro Antico In Scena dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che ne ha curato la produzione, con la direzione drammaturgica di Elisabetta Matelli, la regia di Christian Poggioni, musiche di Paolo Tortiglione, scenografie di Dino Serra e costumi di Chiara Barlassina.


Direzione drammaturgica | Elisabetta Matelli
Regia | Christian Poggioni
Assistente alla regia | Ermelinda Çakalli
Musiche e canti | Paolo Tortiglione
Assistente musicale | Lucia Amarilli Sala
Scenografie|Dino Serra
Costumi|Chiara Barlassina

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