MENECMI
di Plauto
![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|---|
![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
Menecmi è una commedia scritta da Plauto verso la fine del III secolo a.C. Il nome deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli. La commedia tratta dello smarrimento e rapimento di Menecmo I e delle peripezie che consentono ai due gemelli di incontrarsi di nuovo e tornare insieme in patria. Attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, simile per genere all'Anfitrione e alle Bacchidi: la comparsa di Menecmo II, che non ha mai smesso di cercare il fratello, ad Epidamno, dove Menecmo I si è creato la sua nuova vita, scatena un susseguirsi di situazioni confusionali, comiche per necessità.
Traduzione a cura di Roberto Bernasconi, Tancredi Greco
Regia Christian Poggioni
Musica Irina Solinas
Maschere Andrea Cavarra, Zorba Officine Creative
Ruoli ed interpreti:
Roberto Bernasconi – Menecmo I
Matteo Fasolini – Menecmo II
Martina Mauri, Arianna Sangiuliano – Erozia, medico
Federica Dagonese, Anna Pimpinelli – Messenione, moglie
Giacomo Lisoni, Paolo Zunino – Spazzola, Cilindro, vecchio padre