
RANE
di Aristofane
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«Ho bisogno di un buon poeta. Non ce ne sono più e quelli che ci sono sono pessimi »
Foto di Artphotogram
Un viaggio nell’oltretomba. Un dio, Dioniso, travestito da Eracle. Un servo, con un gran carico, su un asino. Questi gli elementi iniziali di un viaggio avventuroso e ricco di colpi di scena, fatto di incontri con personaggi del mito, mostri multiformi e animali stravaganti, alla ricerca dell’unica risposta alla crisi che attanaglia Atene: salvare la città riportando tra i vivi il poeta capace di ridare vita al grande teatro. Dall’Atene del 405 a.C. un testo carico di riflessioni politiche, morali, poetiche, escatologiche, capace di parlare ancora, anche a un pubblico contemporaneo.
Nella pièce assumono particolare valore l’approfondimento dei caratteri comici – potenziati dalla recitazione in maschera –, la scelta scenografica frutto di un minuzioso studio artigianale e l’impatto visivo dei costumi dai colori vivaci e vibranti. Protagonista della vicenda è Dioniso, dio del teatro, che, nel tentativo di salvare Atene dal suo declino, intende ridare valore alla poesia e all’arte. Mancando alla città uomini di tale sorta, decide di raggiungere l’Ade per riportare in vita il grande poeta Euripide. Accompagnato dal suo servo Xantia, il dio intraprende un lungo viaggio attraverso l’oltretomba caratterizzato da imprevedibili incontri e situazioni straordinarie.
Con Rane Aristofane affronta la questione cruciale del ruolo politico della cultura e del teatro nella società, e lo fa con comicità e leggerezza, attraverso una metateatralità spontanea e vibrante. Il testo, ricco di tematiche attualissime, offre allo spettatore spunti di riflessione e solleva, oggi come allora, le medesime domande. Kerkís. Teatro Antico In Scena raccoglie la sfida proponendo una messinscena della commedia che diverte e sensibilizza e, senza snaturare Aristofane, riconosce in un grande dramma classico la trama del nostro stesso tessuto sociale.
Rane è stato ospitato in teatri e spazi culturali presso Milano, Monza e Como, inaugurando persino l’apertura del XVIII Festival VeliaTeatro presso il parco archeologico di Elea-Velia (Ascea, SA).
















